La retinopatia diabetica può essere sconfitta. La patologia è una delle più subdole e invalidanti: colpisce la vista fino a provocare la cecità. Ridurla fino a farla scomparire, come accade nei Paesi del Nord Europa, è possibile grazie alla prevenzione, che può essere messa in campo grazie all’alleanza fra medici oculisti e diabetologi, ed all’adozione di tecnologie avanzate che consentono lo screening diffuso dei soggetti a rischio.
Questi sono i tratti fondamentali del progetto “Occhio e diabete”, messo a punto dalla Associazione Vitreoretinica Campana (AVC). L’idea iniziale di intervenire in maniera coordinata per la prevenzione della retinopatia diabetica, si è trasformata in un progetto professionale, lanciato dall’Associazione attraverso il presidente Aldo Gelso ed i soci fondatori Michele Della Corte e Beniamino Mastursi e del direttore scientifico prof. Ciro Costagliola che lo affiancano in quest’iniziativa.
Tratto distintivo del progetto Occhio e Diabete è la stretta collaborazione fra gli oculisti e i diabetologi, scelta strategica fondamentale quando si tratta di affrontare patologie trasversali a diverse specializzazioni mediche. Insieme con gli oculisti di AVC è stato realizzato un pool, coordinato da Ferdinando Sasso (Professore di Medicina Interna presso la Seconda Università di Napoli) che può contare anche sul patrocinio delle due principali società nazionali che riuniscono i medici diabetologi (SID e AMD). è la prima volta che colleghi delle due branche collaborano fianco a fianco per un progetto sociale e di ricerca, prendendo di petto una patologia che ha forte impatto sulla società, per le conseguenze cliniche e per i costi che ne derivano in tutta Italia e specialmente in Campania. Nel nostro Paese, proprio a causa della scarsa prevenzione, rappresenta oggi la principale causa di cecità nella popolazione in età lavorativa.